Il “Sistema di certificazione della parità di genere” è un intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), disciplinato dalla legge n. 162 del 2021 (legge Gribaudo) e dalla legge n. 234 del 2021 (legge Bilancio 2022) che punta ad accompagnare ed incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne.

Promuovere una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro, assicurare una maggiore qualità del lavoro femminile sono alcuni degli obiettivi che ha il sistema.

Questo intervento si inserisce nella Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 che ha l’obiettivo di ottenere, entro il 2026, l’incremento di cinque punti nella classifica dell’indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE), che attualmente vede l’Italia al 14° posto nella classifica dei Paesi UE.

Come ottenere la certificazione

La certificazione avviene su base volontaria e su richiesta dell’impresa.
Al rilascio della certificazione provvedono gli organismi di certificazione accreditati presso Accredia (ai sensi del regolamento CE 765/2008) che operano sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022 che valuteranno l'impresa richiedente su 6 aree:

  • Cultura e strategia
  • Governance
  • Processi Human Resources
  • Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
  • Equità remunerativa per genere
  • Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

Ogni area è contraddistinta da un peso percentuale, per un totale pari a 100, che contribuisce alla misurazione del livello attuale dell’organizzazione e rispetto al quale è misurato il miglioramento nel tempo. Ogni indicatore è associato a un punteggio il cui raggiungimento o meno viene ponderato per il peso dell’area di valutazione: è previsto il raggiungimento del punteggio minimo complessivo del 60% per determinare l’accesso alla certificazione da parte dell’organizzazione.

La certificazione ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale.

Ai sensi del decreto del Ministro per le pari opportunità del 29 aprile 2022 sono previsti incentivi per le imprese che ottengono la certificazione della parità di genere, in particolare è previsto l'esonero dal versamento di una percentuale dei contributi previdenziali e un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali.

Per le sole micro, piccole e medie imprese sono previsti contributi destinati sia a supportare servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione sia a sostenere i costi di certificazione.

Per l’erogazione dei contributi previsti dal PNRR per promuovere la certificazione della parità di genere delle PMI:

  • È stato formato un elenco degli organismi di certificazione accreditati per lo schema di certificazione della parità di genere UNI/PdR 125:2022, interessati ad aderire alla misura di agevolazione delle piccole e medie imprese e microimprese (PMI).
  • Vengono stanziati fondi per agevolare la certificazione delle PMI, L’erogazione delle risorse è gestita con un meccanismo a sportello fino ad esaurimento degli importi stanziati. (maggiori dettagli).
    I fondi disponibili copriranno le spese per circa 1000 imprese in tutta Italia e quindi è importante presentare la richiesta appena possibile. Inoltre occorre sottolineare che tutto ciò si riferisce alla prima certificazione e non al suo mantenimento nel tempo.


Certificazione della Parità di Genere: il bando per le PMI. Presentazione online

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